La storia di Giulia Spizzichino, interpretata da Elena Sofia Ricci, rivive nel film tv “La Farfalla Impazzita”, in onda mercoledì 29 gennaio in prima serata, su Rai 1. Giulia Spizzichino, ebrea romana, era solo una ragazzina quando nel 1944 perse ventisei dei suoi parenti, rastrellati dai nazisti e portati a morire ad Auschwitz e alle Fosse Ardeatine. Cinquant’anni dopo, l’esecutore materiale di quella strage, Erich Priebke, interpretato da Jürgen Heinrich, viene ritrovato in Argentina, dove vive felicemente in libertà. La decisione di partecipare al risveglio dell’opinione pubblica per chiedere l’estradizione di Priebke dall’Argentina e quella poi di testimoniare al processo proprio di fronte a lui, riaprono in Giulia Spizzichino quelle dolorosissime ferite che teneva nascoste, rendendola fredda e distante.
Marco, figlio di Giulia, interpretato da Josafat Vagni, cerca di convincere la madre a non riaprire quel doloroso cassetto della memoria, ma la Spizzichino, allontanata la freddezza grazie alla nuova speranza di giustizia, saprà finalmente aprire il proprio cuore al figlio, che entrerà per la prima volta dentro quel dolore, facendolo suo e comprendendo le ragioni della madre. Ragioni sempre comprese da Umberto, marito e compagno di vita di Giulia dal carattere bonario e solare, interpretato da Massimo Wertmüller, che la spinge ad affrontare questa nuova dolorosa avventura del processo a Priebke e fa da contraltare all’atteggiamento del figlio Marco, con il quale finisce anche per scontrarsi.
Un grande ruolo nella storia di Giulia Spizzichino, raccontata in La Farfalla Impazzita, svolgono Elena Sabatini, interpretata da Mariangela Torres, e Franco Restelli, interpretato da Fulvio Pepe. Elena Sabatini è una argentina di origini italiane che ha vissuto in prima persona la tragedia dei desaparesidos, perdendo una figlia. Attivista delle Madri di Plaza de Mayo, Elena accoglie Giulia a San Carlos de Bariloche, dove la donna arriva insieme a una delegazione italiana per chiedere l’estradizione di Priebke. Le due donne si sostengono a vicenda in una comune tragedia che le ha viste vittime inascoltate di un sistema di potere che protegge i carnefici, invece di assicurare giustizia. Franco Restelli, avvocato impegnato nella difesa delle vittime delle Fosse Ardeatine, chiede a Giulia prima di seguirlo in Argentina e poi di testimoniare al processo, sostenendola e guidandola. La regia di La Farfalla Impazzita è di Kiko Rosati, che, in conferenza stampa, ha sottolineato come il film, liberamente tratto dal libro omonimo di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi, prodotto da 11 Marzo Film e Rai Fiction, rappresenti un importante contributo alla memoria storica e alla riflessione sulla violenza e sul dolore causati dalla guerra: “Grazie al contributo di tutti i miei collaboratori e alla bravura degli attori che ho diretto, il film riesce a trasmettere con forza l’urgenza di non dimenticare le atrocità del passato e di lottare anche oggi per la giustizia e la verità.”